Varietà di terre e cambi di scena improvvisi dal segno inconfondibile: la punteggiatura di rocche creata nei millenni, giganteschi relitti di un altipiano scavato dal mutevole corso del Fiume Tanaro.
DOVE C’ERA IL MARE… UN PAESAGGIO PIENO DI SFUMATURE DISEGNATO NEL TEMPO DAL FIUME TANARO
Uno scrigno di ambienti naturali singolarissimi, dalle colline dolci ai calanchi scoscesi ai fondovalle pianeggianti, custodito da Langhe, Monferrato astigiano e Pianalto torinese.
Là dove c’era il mare oggi boschi d’elezione del tartufo bianco, pendii morbidi ma impervi di Nebbiolo, Arneis, Favorita, i principali vitigni del territorio. E poi campi coltivati a orti circondati da filari geometrici di nocciole, pesche e pere tipiche come la Madernassa, varietà quest’ultime introdotte nel Roero a partire da Vezza d’Alba, oltre un secolo fa.
Foto di I.Com Multimedia e Ugo Sola